

FONTANAFREDDA SERRALUNGA D'ALBA BAROLO
l Barolo Serralunga d'Alba di Fontanafredda viene prodotto con uve provenienti, appunto, dalle vigne di Serralunga. Siamo tra i 300 e i 400 metri sul mare, su terreni ricchi di calcare e di marne grige miste a sabbie. La vendemmia avviene intorno a metà ottobre e le uve sono vinificate in acciaio. Il vino affina un anno in barrique di rovere di Allier e un anno in botti di /3000 litri, per poi sostare in bottiglia almeno altri 12 mesi, prima dell'immissione in commercio.
Il Barolo Serralunga d'Alba di Fontanafredda rispecchia questa annata calda, inizialmente forse sottovalutata, che ha poi dato esiti di notevole gradevolezza. Si presenta nel bicchiere con un bel colore rosso rubino intenso, dai riflessi granati; al naso è ricco di quei profumi che ne denotano la gioventù come la frutta nera, i fiori di rosa e viola, il sottobosco, accompagnati da sentori che rimandano invece a una prima evoluzione del Barolo, come i balsami di china, la liquirizia e il pepe nero. In bocca è energico, con trama tannica ben strutturata, morbidezza dolce, acidità ben equilibrata e grande persistenza. Interessante l'abbinamento con la polenta concia alla piemontese arricchita da tartufo bianco d'Alba.
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FONTANAFREDDA BAROLO
l Barolo Serralunga d'Alba di Fontanafredda viene prodotto con uve provenienti, appunto, dalle vigne di Serralunga. Siamo tra i 300 e i 400 metri sul mare, su terreni ricchi di calcare e di marne grige miste a sabbie. La vendemmia avviene intorno a metà ottobre e le uve sono vinificate in acciaio. Il vino affina un anno in barrique di rovere di Allier e un anno in botti di /3000 litri, per poi sostare in bottiglia almeno altri 12 mesi, prima dell'immissione in commercio.
Il Barolo Serralunga d'Alba di Fontanafredda rispecchia questa annata calda, inizialmente forse sottovalutata, che ha poi dato esiti di notevole gradevolezza. Si presenta nel bicchiere con un bel colore rosso rubino intenso, dai riflessi granati; al naso è ricco di quei profumi che ne denotano la gioventù come la frutta nera, i fiori di rosa e viola, il sottobosco, accompagnati da sentori che rimandano invece a una prima evoluzione del Barolo, come i balsami di china, la liquirizia e il pepe nero. In bocca è energico, con trama tannica ben strutturata, morbidezza dolce, acidità ben equilibrata e grande persistenza. Interessante l'abbinamento con la polenta concia alla piemontese arricchita da tartufo bianco d'Alba.
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